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EFFETTO PLACEBO E EFFETTO NOCEBO

 

 

Sempre più spesso si sente di parlare, soprattutto in ambito scientifico, di effetto placebo, meno frequentemente di un aspetto altrettanto importante rappresentato dall’effetto nocebo. E’ un campo molto vasto e in continua evoluzione grazie ai tantissimi studi e sperimentazioni che vengono condotte in tutto il mondo.

Iniziamo con questa definizione del Professor Fabrizio Benedetti (Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini- Università degli Studi di Torino), uno dei più autorevoli studiosi a livello internazionale sulle neuroscienze del dolore ed in particolare per quanto concerne il tema dei fenomeni “placebo” e “nocebo”.

Da: PLACEBO E NOCEBO di Fabrizio Benedetti – Enciclopedia Italiana Treccani IX Appendice (2015).  “L’EFFETTO PLACEBOViene comunemente definito placebo una sostanza inerte, o un trattamento medico senza alcuna proprietà terapeutica, mentre l’effetto placebo, o risposta placebo, è l’effetto che segue alla sua somministrazione. Tuttavia, tale definizione non è completamente esatta, poiché il placebo è fatto sia del trattamento inerte sia del contesto psicosociale intorno a esso. Il contesto è costituito da qualsiasi oggetto o persona intorno alla terapia che ‘informi’ il paziente dell’imminente miglioramento clinico, ed è quindi fatto di parole e rituali, atteggiamenti e comportamenti del personale sanitario, significati e simboli di oggetti e apparati medici intorno al paziente, che nell’insieme costituiscono il cosiddetto rituale dell’atto terapeutico. Quindi il vero effetto placebo è un fenomeno psicobiologico che coinvolge meccanismi molto complessi a livello cerebrale, e non si deve confondere con altri fenomeni, quali la remissione spontanea di un sintomo o di una malattia.”

Sappiamo che da diversi decenni l’effetto placebo viene studiato nel campo, soprattutto, del dolore cronico. La definizione sopracitata, invece, inquadra uno degli aspetti del placebo e nocebo più attuali e che suscita grande interesse soprattutto nell’ambito del rapporto terapeuta-paziente e cioè il fattore contesto.

Infatti, in tempi più recenti, in letteratura gli effetti placebo e nocebo vengono studiati in molti ambiti che non sono più solo esclusivamente riferiti agli effetti o meno dei farmaci, ma anche, ad esempio, ai fattori di contesto psico-sociali.

Perché sta accadendo questo? Soprattutto perché gli studi sul cervello e sul suo funzionamento (le Neuroscienze, utilizzo di Risonanza magnetica Funzionale ecc.) stanno offrendo delle informazioni straordinarie. Ma vediamo cosa si intende per fattori di contesto psico-sociali. Potremmo riassumerlo in questo modo:

tradotto e modificato: M Testa, G Rossettini Enhance placebo, avoid nocebo: How contextual factors affect physiotherapy outcomes 
Manual Therapy 24 (2016) 65e74

 

Come si può vedere sono contesti che tutti conosciamo molto bene sia come pazienti che come terapeuti ma che, in genere fanno parte di quella “gestalt” visiva ed emotiva che spesso non arriva alla coscienza ma che il nostro cervello recepisce.

Fin qui sembrerebbe tutto un po’ banale… ed è qui che arrivano le neuroscienze: gli studi ci dicono, tanto per fare solo alcuni esempi, che:

  • NEGLI EFFETTI PLACEBO: gli effetti placebo legati al contesto, come già visto nel disegno, riguardano la fiducia che ci comunica il clinico, le parole, mimica e gestualità usate, spiegazioni chiare ed accurate sulla diagnosi e sulla prognosi, fiducia ed aspettative positive del paziente. In questo caso si attivano aree cerebrali che inducono la secrezione di molecole simili all’oppio e alla cannabis (endocannabinoidi), dopamina, ossitocina.
  • NEGLI EFFETTI NOCEBO: al contrario gli effetti nocebo sono indotti da: diagnosi negative, esperienze negative pregresse, stati d’ansia, utilizzo dei social-media ecc. che possono indurre reazioni biochimiche in aree del cervello che inducono la secrezione di molecole che, fra le altre, aumentano la sensazione di dolore e gli stati d’ansia: in particolare la CCK- Colecistochinina, ciclossigenasi, prostaglandine.

Naturalmente questa è una semplificazione estrema ma serve, a mio parere, per riflettere soprattutto sul straordinario e immenso potenziale che possiede il nostro corpo cercando di “utilizzarlo” al meglio per aumentare il nostro benessere, per sentirci soggetti più attivi nel percorso di cura, consapevoli delle numerose chances che rappresentano le interazioni fra mente, emozioni, il cervello e il funzionamento dei vari sistemi del corpo (sistema immunitario, sistema neuroendocrino ecc.).

Magari avremo modo in futuro di analizzare più approfonditamente altri aspetti di questi così interessanti fenomeni.

 

Libri divulgativi consigliati:

Fabrizio Benedetti:

  • L’ effetto placebo. Breve viaggio tra mente e corpo, Carrocci Ed. 2018,
  • La speranza è un farmaco. Come le parole possono vincere la malattia, Mondadori Ed. 2018,
  • Il cacciatore di ricordi, Mondadori Ed. 2021

 

Bibliografia:

G Rossettini, E M Camerone, E Carlino, M Testa, F Benedetti Context matters: the psychoneurobiological determinants of placebo, nocebo and context-related effects in physiotherapy Arch Physiother 10, 11 (2020).

 

G Rossettini et al. Clinical relevance of contextual factors as triggers of placebo and nocebo effects in musculoskeletal pain BMC Musculoskeletal Disorders (2018) 19:27

 

M Testa, G Rossettini Enhance placebo, avoid nocebo: How contextual factors affect physiotherapy outcomes Manual Therapy 24 (2016) 65e74

 

F Benedetti How the doctor’s words affect the patient’s brain Eval Health Prof 2002;25:369e86

 

F Benedetti  Placebo-induced improvements: how therapeutic rituals affect the patient’s brain J Acupunct Meridian Stud 2012;5:97e103

 

F Benedetti Placebo and the new physiology of the doctor-patient relationship.Physiol Rev 2013;93:1207e46.

 

F Benedetti F, M Amanzio The placebo response: how words and rituals change the patient’s brain.Patient Educ Couns 2011;84:413e9

 

F Benedetti , E Carlino, A Pollo How placebos change the patient’s brain Neuro- psychopharmacol Off Publ Am Coll Neuropsychopharmacol 2011;36:339e54

 

F Benedetti et al. When words are painful: unraveling the mechanisms of the nocebo effect Neuroscience 2007;147:260e71

 

L Colloca, F Benedetti  How prior experience shapes placebo analgesia Pain 2006;124:126e33

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Michela Poggioli

Author Michela Poggioli

Fisioterapista

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