Skip to main content

Negli ultimi anni sono stati pubblicati moltissimi articoli scientifici che riportano i benefici  dell’Esercizio Fisico (EF) usato come strategia per ridurre i rischi di contrarre Sars-Cov-2 e anche per promuovere una miglior ripresa in seguito alla malattia da Covid-19.

L’invasione pandemica ha suscitato, nella sua drammaticità, numerosi dibattiti con innumerevoli proposte/soluzioni terapeutiche in prima istanza di natura, ovviamente, farmacologica. Sappiamo però, che se vogliamo affrontare le problematiche prodotte dalla pandemia in modo non riduzionistico, è di fondamentale importanza individuare e approfondire ambiti di intervento e di cura che si occupino di sostenere e rinforzare le risorse individuali di ciascuno di noi, ciò che ad esempio, ci dice la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia.

L’aspetto generale che viene sottolineato in letteratura è che l’Esercizio Fisico si è dimostrato un’efficace terapia per la gran parte delle malattie croniche e delle infezioni microbiche con benefici sia preventivi che terapeutici, dal momento che l’EF coinvolge prioritariamente i mediatori dell’immunità e le sue componenti antinfiammatorie.

Sappiamo che esistono tre fattori che possono determinare l’instaurarsi della malattia COVID-19: eccessiva infiammazione, depressione/inibizione del sistema immunitario e una intensa risposta di citochine pro-infiammatorie che possono contribuire allo svilupparsi di malattie respiratorie e fatali complicazioni (situazioni spesso molto presenti in caso di stress cronico quale il dolore cronico).

I programmi di Esercizio Fisico esercitano effetti immunoregolatori sulla salute psico fisica, modulando l’infiammazione. Inoltre sembrano influenzare la funzione immunitaria, in particolare l’immunità innata e adattativa, migliorando anche l’immunità umorale con una maggiore risposta alla vaccinazione. A livello muscolare, inoltre, avviene un rilascio di citochine antinfiammatorie date dalla contrazione del muscolo scheletrico. La pratica regolare di esercizio fisico ha un effetto sulla minore incidenza, intensità dei sintomi e mortalità nelle infezioni virali osservate nelle persone che praticano regolarmente attività fisica. La risposta iniziale è data principalmente dagli interferoni tipo I (IFN-I), che guidano l’azione dei macrofagi e dei linfociti. Questo, secondo l’International Society for Exercize and Immunology (ISEI), risulta importante dal momento che COVID-19 determina una soppressione della risposta di IFN-I.

Risulta interessante la distinzione che fanno diversi autori sull’efficacia o sui rischi in base alle differenze di Esercizio Fisico per la salute: viene infatti riportato come gli esercizi fisici di moderata intensità stimolano l’immunità cellulare, mentre le pratiche prolungate o ad alta intensità, senza un adeguato riposo, possono innescare una diminuzione dell’immunità cellulare, aumentando la propensione alle malattie infettive. La diminuita attività immunitaria si verifica dopo la pratica dell’esercizio prolungato, cioè dopo 90 minuti circa di attività fisica da moderata ad alta intensità, notando anche che gli ormoni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, i recettori dei glucocorticoidi e la segnalazione NFκB intracellulare risultano aumentati dopo un esercizio prolungato/intenso. L’attività fisica di intensità moderata risulta, perciò, responsabile di fornire un aumento dell’attività anti-patogena dei macrofagi, allo stesso tempo in cui si verificano aumenti nella circolazione di cellule immunitarie, immunoglobuline e citochine antinfiammatorie, riducendo così il carico di patogeni su organi come il polmone e il rischio di danni ai polmoni a causa dell’afflusso di cellule infiammatorie.

Queste considerazioni vanno applicate anche alle persone anziane che vanno soggette ad immunosenescenza: una compromissione funzionale dell’immunità innata e dell’immunità adattativa, che si traduce in una maggiore suscettibilità alle malattie infettive e ai processi infiammatori sistemici, una diminuita risposta agli anticorpi e, quindi, una sorveglianza immunologica compromessa. Risulta così importante, anche alla luce dell’alta incidenza della malattia COVID-19 e la presenza di più comorbidità nelle persone anziane, promuovere l’attività fisica che diventa ancora più essenziale, vista la loro maggiore vulnerabilità a contrarre il nuovo coronavirus.

In un articolo vengono riportati i benefici, in epoca pandemica, dell’attività fisica svolta a casa. Poiché esiste una relazione dose-risposta tra l’attività fisica e i principali risultati di salute, il semplice aumento del numero di passi giornalieri ha un impatto positivo sulla mortalità e sul rischio COVID-19. Per gli individui a casa, un modo per raggiungere questo obiettivo è quello di interrompere il tempo trascorso in posizione seduta con due minuti di cammino ogni 20-30 minuti. Fare le scale ogni volta che è possibile o aggiungere una breve passeggiata al programma giornaliero sono altre misure benefiche che dovrebbero essere attuate. Anche 15 minuti al giorno di queste attività fisiche moderate hanno dimostrato di contribuire a ridurre la mortalità per tutte le cause connesse al coronavirus. Quindi, ogni minuto attivo conta. Tuttavia, per massimizzare i guadagni di salute, viene raccomandato un esercizio strutturato. L’allenamento fisico dovrebbe riguardare sia il sistema cardiorespiratorio che la muscolatura scheletrica per migliorare la forma fisica e la salute.

 


                                                                                

Fernández-Lázaro D, González-Bernal JJ, Sánchez-Serrano N, Jiménez Navascués L, Ascaso-del-Río A and Mielgo-Ayuso J  Physical Exercise as a Multimodal Tool for COVID-19: Could It Be Used as a Preventive Strategy? Int. J. Environ. Res. Public Health nov.2020;17:1-13

Leandro CG, Ferreira e Silva WT, Lima-Silva AE Covid-19 and Exercize-Induced Immunomodulation Neuroimmunomodulation Letter, June 2020;DOI: 10.1159/000508951

Schwendinger F, Pocecco E Counteracting Physical Inactivity during the COVID-19 Pandemic: Evidence-Based Recommendations for Home-Based Exercise Int. J. Environ. Res. Public Health 2020, 17, 3909; doi:10.3390/ijerph17113909

Pelinski da Silveira M, da Silva Fagundes KK, Ribeiro Bizuti M, Stark E, Calciolari Rossi R, Tavares de Resende e Silva D Physical exercise as a tool to help the immune systemagainst COVID19: an integrative review of the current literature Clinical and Experimental Medicine July 2020; https://doi.org/10.1007/s10238-020-00650-3

 

Michela Poggioli

Author Michela Poggioli

Fisioterapista

More posts by Michela Poggioli

Leave a Reply